Vietato
traduzione di Paola Carbonara
Saul Weissmann, sessantenne, ebreo, sopravvissuto ad Auschwitz, decide di sposarsi per non trascorrere in solitudine la vecchiaia. L’unica ‘candidata’è una nubile da anni in cerca di marito che pone una condizione: lo sposo deve essere un fervente ebreo come lei. Il rabbino non riscontra le prove necessarie e vieta il matrimonio, gettando Weissmann in una crisi profonda. Come mai era così evidente ai tedeschi la sua identità ebraica, mentre il rabbino si ostina a non crederci? O forse era ebreo per abitudine, solo perché nessuno aveva mai indagato in profondità?
L’umorismo graffiante e lapidario della scrittura si adatta perfettamente al manifesto intento di dissacrare ogni tabù, anche quello del sesso in vecchiaia.
DISPONIBILE SOLO PRESSO L’EDITORE