Editori, traduttori, critici letterari: caratteri universali dell’arroganza intellettuale si aggirano tra le pagine di questo romanzo ironico e camaleontico che catapulta il lettore in una vicenda ricca di suspence e ad alta gradazione alcolica.
Aaron Janvier, ubriacone loquace e colto trascorre le sue giornate sotto il Pont Neuf raccontando la storia della propria vita, che è la storia dell’ascesa e della caduta nei salotti letterari parigini (ma potrebbero essere mondiali) di un traduttore ebbro di orgoglio che si dedica a riscrivere quanto dovrebbe limitarsi a trasportare nella propria lingua. Opera originale e traduzione si scambiano di posto, in omaggio al profitto e alla presunzione. Ma solo fino a quando alcuni autori si ribellano mettendo a rischio tutta l’impalcatura e un ispettore troppo curioso comincia ad avere sentore d’imbroglio.
Claude Bleton
Scrittore e traduttore, è nato a Parigi nel 1942. Direttore del Collegio Internazionale dei Traduttori di Arles, dove vive, Bleton ha tradotto più di cento opere dei grandi della letteratura spagnola e latino-americana, tra cui Leopoldo Alas Clarín, Juan Goytisolo, Javier Marías, Carmen Martín Gaite, Antonio Muñoz Molina, Fernando Savater, Gonzalo Torrente Ballester, José Jiménez Lozano, Manuel Vázquez Montalbán. I negri del traduttore è stato il suo esordio come scrittore.

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