Il deserto avanza e la siccità incombe su tutta la regione. A Rahne non rimane altra scelta se non quella di andare via dal villaggio alla ricerca dell’acqua, portando con sé la bella e dolce moglie Mouna, i figli e tutti gli animali. Ma lungo il cammino il piccolo gruppo si troverà a dover fare i conti con la follia degli uomini e della guerra, oltre che con una natura implacabile. E il loro esodo batterà le stesse piste dei poveri, dei disperati, dei dannati della terra, in un panorama dalla bellezza immobile e spietata. Alla fine del lungo percorso i ruoli, codificati da secoli, avranno subìto una radicale quanto dolorosa trasformazione e la gerarchia familiare ne sarà stata sconvolta per sempre.
Il romanzo è stato nella terna dei finalisti selezionata dalla giuria del Premio letterario “Giuseppe Berto” edizione 2005.
Marc Durin-Valois
Nato ad Albi nel 1959, ha trascorso la sua infanzia tra gli Stati Uniti, i Carabi e l’Uganda. Dopo gli studi di scienze politiche, si è dedicato al giornalismo specializzandosi nei problemi di difesa, terrorismo e media. Scrittore e giornalista di “Figaro” e “Médias”, collaboratore della rivista filosofica “Anthropolis”, Marc Durin-Volaois ha pubblicato per le éditions Lattès: L’Empire des Solitudes (2001, vincitore del Premio La Rochefoucauld e del Premio Claude LeHeurteur), Chamelle (2002) e Le diable est dans les détails (2003). In Francia Chamelle ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui il Prix des Cinq Continents de la Francophonie del 2003.

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