Sei così bella quando voli, non
sfiorabile da nulla che non sia
te stessa inanellata in te, rapita
dentro un volo dimentico di scia.
Una raccolta di brevi illuminazioni, in cui voci diverse si parlano a distanza in un rimando sospeso tra prosa e poesia, cercando risposte ai momenti, alle fragilità e ai dolori della vita.
È un’assoluta eccezione per la Voland proporre poesia, ma bastano il valore e l'intensità di quest'autore emergente a spiegare la scelta di affrontare un genere inconsueto.
Alessandro Niero
Nato a a San
Bonifacio (Verona) nel 1968,
abita al Lido di Venezia. Insegna
Letteratura russa all’Università
di Bologna. Si occupa
di prosa e poesia russa del XX secolo
e di questioni di traduzione.
Tra le sue curatele di
opere in prosa si segnalano: S.
Kržižanovskij, Autobiografia
di un cadavere e Il segnalibro
(Biblioteca del Vascello, 1994 e
1995) ed E. Zamjatin, Racconti inglesi
(Voland, 1999).
Fra le sue traduzioni di poesia
più recenti si ricordano:
S. Stratanovskij, Buio diurno (Einaudi,
2009); D. Prigov, Trentatré
testi (Terra Ferma, 2011); G.
Ivanov, Diario post
mortem (Kolibris, 2013).
Per la sua attività di traduttore
ha ricevuto riconoscimenti nazionali
e internazionali: Premio
di Traduzione del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali
(2006), Premio “Lerici Pea
Mosca” (2008), Premio “Čitaj
Rossiju / Read Russia” (2012).
Come autore, ha al suo attivo i
seguenti libri di poesia: Il cuoio
della voce (Voland, 2004), A.B.C.
Chievo (Passigli Editore, 2013) e
Poesie e traduzioni del signor
Czarny (L’Obliquo, 2013).