
Aleksandr Radiščev
Viaggio da Pietroburgo a Mosca
traduzione di Bianca Sulpasso
Confini
2006, Brossura 14,5x20,5
ISBN: 9788888700205
€ 14,00
Il romanzo, uscito nel 1972 per la De Donato, è stato a lungo introvabile. Adottato nelle università, è uno dei classici riconosciuti della letteratura utopista russa: scritto infatti all'inizio degli anni ’90 del XVIII secolo, per la sua condanna del dispotismo fu considerato dall’imperatrice Caterina II la Grande più pericoloso di una guerra persa. In ventiquattro tappe, che sono altrettanti capitoli, il libro descrive un viaggio da Pietroburgo a Mosca appunto, fatto in carrozza da un nobile che viene a contatto con i vari aspetti della realtà dell'epoca. Il libro è corredato da una prefazione dello storico del populismo russo Franco Venturi già presente nella vecchia edizione.
prima edizione: febbraio 2006
quarta edizione: ottobre 2016
Aleksandr Radiščev
Aleksandr Nikolaevič Radiščev nasce nel 1749 in Russia. A Lipsia, dove fu mandato da Caterina II a completare la propria educazione, fu influenzato dalle idee di pensatori come C.A. Helvétius, Beccaria e Rousseau. Tornato in patria, lavorò per alcuni anni nella burocrazia imperiale. Nel 1791 pubblicò la sua opera più famosa, il Viaggio da Pietroburgo a Mosca, che fu immediatamente confiscata dalla censura zarista. L’autore venne arrestato insieme al libraio che aveva osato metterne in commercio le copie, ed esiliato in Siberia. Solo l’avvento al trono di Paolo I gli permise di tornare a Mosca, dove morì suicida nel 1802.
Claudia Radente, Alley Oop - Il Sole 24 ore, 06/06/2021
Le contraddizioni di Caterina II di Russia: imperatrice illuminata o despota?
, La Voce che Stecca, 26/10/2015
Recensione