Creazione fresca e avvincente, queste avventure sono la narrazione, ora satirica ora appassionante, dell’esperienza biografica, e insieme filosofica, del giovane Niccolò tra i fasti mondani della Varsavia del ’700 e
l’esotismo senza tempo dei buoni selvaggi dell’isola di Nipu. La gotta patriottica e le frequenti commozioni alcoliche del padre di Niccolò, le esilaranti scene tribunalesche, la vita mondana della Parigi rococò, l’horridus delle miniere d’argento di Potosì, il tragicomico interrogatorio nelle carceri dell’Inquisizione spagnola, il tumulto anarchico avvinazzato delle sedute del Parlamento di Varsavia: queste le parti narrativamente più felici della prima grande opera dell’Illuminismo polacco.
Pubblicato nel 1776, il romanzo si articola in tre “libri” in forma di memorie. Un’opera di più di due secoli fa, da leggere per divertirsi, pensando però seriamente alla nostra contemporaneità.