Guido Lednaz, giornalista e scrittore figlio di profughi fiumani, si interessa all’omicidio del giudice La Spina, rivendicato da un gruppo di estrema destra per il contributo dell’uomo all’assoluzione del criminale di guerra titino Josip Strčić (personaggio liberamente ispirato a Oskar Piškulić, capo della polizia politica di Tito autore degli eccidi nelle foibe). Seguendo varie piste investigative e rimettendosi in contatto con figure del suo passato, Lednaz ripercorre una delle pagine più sanguinose della storia presentando il resoconto delle atrocità della Seconda guerra mondiale e il conseguente esodo di un intero popolo. Un’avvincente indagine dalle tinte noir, condotta tra Roma e Trieste, che porterà il protagonista a una drammatica verità.
Diego Zandel
Figlio di esuli fiumani, è nato nel campo
profughi di Servigliano nel 1948.
Ha all’attivo una ventina
di romanzi, tra i quali Massacro
per un presidente (Mondadori
1981), Una storia istriana
(Rusconi 1987), I confini dell’odio
(Aragno 2002, Gammarò 2022),
Il fratello greco (Hacca 2010),
I testimoni muti (Mursia 2011).
Esperto di Balcani, è anche uno
degli autori del docufilm Hotel
Sarajevo, prodotto da Clipper
Media e Rai Cinema (2022).
Marino Freschi, Il Giornale, 09/04/2023
Macchie di noir sui colpevoli rossi
, Messaggero Veneto, 16/03/2023
Guerra ed esodo istriano nel noir di Diego Zandel
Elisabetta De Dominis, Libero, 10/03/2023
Il dramma degli infoibati e l’eredità della vendetta
Paolo Marcolin, Il Piccolo, 13/02/2023
L’«Eredità colpevole» di Diego Zandel un giallo scavato nelle proprie memorie

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