La cercatrice di funghi
traduzione di Letizia Kostner
Sára ha 25 anni e vive in una vecchia casa nella Selva Boema. Tutte le mattine si alza, indossa un paio di vecchi scarponi, afferra il cestino e imbocca il sentiero che suo padre le ha insegnato da bambina, in cerca di funghi da rivendere alla taverna locale. I funghi sono il suo sostentamento, la sua condanna e la sua ossessione: certamente l’unico campo in cui lei, ex studentessa modello, oggi eccelle. Ogni notte Sára la passa insonne. La sua vita trascorre a un ritmo immutabile, e la routine è interrotta solo dai controlli trimestrali con la psichiatra. Ma la morte della madre, l’assillo dei fratelli per l’eredità, un cambio di gestione alla taverna e l’inattesa amicizia di un vicino la costringono ad affrontare i ricordi di un’infanzia che ha voluto nascondere anche a sé stessa.
Voland al Salone Internazionale del libro di Torino → 19-23 maggio 2022
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“La cercatrice di funghi”: introspezione e recupero del passato
Tanti saluti a tutti, meglio i boschi - Una ragazza selvaggia in Boemia