Carbone giallo e altri racconti
traduzione di Alessandro Niero postfazione di Manuel Boschiero
Fantasia e realtà si intrecciano nell’assurdo della Mosca staliniana, percorsa da inquietanti presenze e fenomeni. In questi otto racconti l’autore si fa cronista di un mondo al rovescio e si rivela capace di trasformare il paradosso quotidiano in evento metafisico. Satira e grottesco, uniti all’invenzione di una lingua preziosa e insolita, hanno fatto paragonare Kržižanovskij a Bulgakov e a Gogol’. Contiene i racconti: - Autobiografia di un cadavere (Avtobiografija trupa, 1925) - Metraturin (Kvadraturin, 1926) - La tredicesima categoria della ragione (Trinadcataja kategorija rassudka, 1927) - Il segnalibro (Knižnaja zakladka, 1927) - Il gomito non morsicato (Neukušennyj lokot’, 1927) - Il calice fumé (Dymčatyj bokal, 1939) - Carbone giallo (Žëltyj ugol’, 1939) - La carta perde la pazienza (Schizzo) (Bumaga terjaet terpenie [Ėskiz], 1939)