Marc, scultore affermato, è un quarantacinquenne di successo che non si fa mancare nulla: donne, alcol, droghe fin quando il figlio Alexandre si suicida nel bel mezzo di una festa. L’incontro con Gloria sembra offrirgli una possibilità di riscatto. Decide di portarla a casa e prendersi cura di lei. Ma la ragazza scompare dopo avergli distrutto l’appartamento. Perché lo ha fatto? Chi è? Marc non immagina quanto della propria vita possa ancora volare in pezzi. Un Philippe Djian lucido e mortale come la lama di un rasoio.
La tragedia dell'incomunicabilità nel legame irrisolto tra padre e figlio
Quasi tutto è già stato scritto, il nuovo nasce soltanto lavorando sulla lingua