Una passeggiata suggestiva per le strade della capitale argentina di ieri e di oggi, una metropoli elegante e vivace che ha molto da offrire agli amanti dell’arte, dell’architettura, del teatro. La Buenos Aires di Ernesto Schoo è quella dei giardini e dei pittori, dell’eredità britannica e degli angoli di strada di memoria improvvisamente tedesca. Luogo di cambiamenti vertiginosi e spesso contraddittori, non è la solita meta turistica e della movida notturna cui siamo abituati, ma una città che sovverte ogni stereotipo, filtrata dallo sguardo affettuoso e acuto di un porteño che ha vissuto qui tutti i suoi anni.
Ernesto Schoo
(Buenos Aires, 1925-2013) è stato scrittore, giornalista, critico, traduttore e sceneggiatore. Figura di primo piano nel panorama culturale argentino, ha lavorato per i principali quotidiani e riviste del suo paese, tra cui i leggendari “Primera Plana” e “La Nación”. Ha tradotto le opere di Henry James, Franz Kafka, Héctor Bianciotti e altri, ed è autore di numerosi romanzi.
Gepi Troncale, LuciaLibri, 19/07/2017
La capitale “di un impero mai esistito” nei sogni di Schoo

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