Il fascino esercitato dai tatuaggi spinge il protagonista a disegnare per un tatuatore, il suo amico Dimitri. A lungo incerto se cedere alla tentazione di offrire la propria pelle ad aghi e inchiostro, è una frase latina sul trascorrere delle ore – Vulnerant omnes, ultima necat – a fargli cambiare idea. Il tatuaggio che Dimitri realizza sul suo plesso solare è destinato a stravolgergli la vita e il rapporto con le donne. In breve però le prime parole iniziano inspiegabilmente a sbiadire e l’uomo avverte i sintomi di uno strano malessere… Uno stile denso e potente per un romanzo ai confini del fantastico, una meditazione sensuale sul sangue e la scrittura, l’oblio e la memoria.
Stéphanie Hochet
Nata a Parigi nel 1975, ha esordito
nel 2001. Autrice di undici
romanzi e un saggio letterario,
ha ricevuto il Prix Lilas (2009),
il Thyde Monnier de la Société
des Gens de Lettres (2010), e più
di recente, nel 2017, il Prix
Printemps du roman. Ha curato
una rubrica per “Le Magazine
des Livres” e collaborato con
“Libération”. Attualmente scrive
per il settimanale “Le Jeudi”.
Stefania Feletto, Andergraund Rivista, 19/10/2021
Vivere “in un’orgia di morte” – i “Giorni maledetti” tra Mosca e Odessa di Ivan Bunin
Marzia Giosa, MeLoLeggo, 10/11/2015
Recensione
, La Voce che Stecca, 21/09/2015
Recensione
Claudio Morandini, DIACRITICA, 25/08/2015
Recensione
Giulia Ciarapica, SoloLibri, 05/08/2015
Recensione
, IL LIBRAIO, 11/07/2015
Un romanzo ai confini del fantastico, legato all’immaginario dei tatuaggi
Valérie Debieux, Internazionale, 09/07/2015
Scheda ***
Cristina Biolcati, OUBLIETTE MAGAZINE.COM, 04/07/2015
“Sangue nero” di Stéphanie Hochet: il desiderio di essere ricordati espresso attraverso un tatuaggio
Giovanna Repetto, Il Paradiso degli Orchi, 01/07/2015
Recensione
Luca Benedetti, MANGIALIBRI, 01/07/2015
Recensione
Gianluigi Bodi, Senzaudio, 30/06/2015
Recensione
Paolo Armelli, WIRED, 29/06/2015
50 libri per l’estate
Luca-Menichetti, Lankelot, 21/06/2015
Recensione
, Questione Di Libri, 16/06/2015
Presentazione di “Sangue nero” di Stéphanie Hochet