

“Ma perché non prende l’aereo come tutti gli occidentali?”
Novembre 1974. Il giornalista
Massimo Loche, allora
corrispondente da Hanoi
per “l’Unità”, sceglie per viaggiare
un mezzo inusuale: il treno.
Parte dal Vietnam, attraversa
la Cina di Mao per arrivare a Mosca,
nell’Unione Sovietica di Brežnev.
Un itinerario irto di complicazioni e difficoltà
di ogni tipo, in carrozze a quel tempo lussuose,
popolate da marinai romeni e intellettuali jugoslavi,
attrici del cinema mongolo e diplomatici avventurosi.
Alla scoperta di un mondo che oggi non esiste più ma
che è rimasto nell’immaginario di tutti.
Massimo Loche
Giornalista, ha
collaborato con numerose testate.
Per “l’Unità” è stato corrispondente
in Algeria e Vietnam negli anni ’70.
Ha poi lavorato a “Rinascita” e
all’“Espresso” occupandosi di politica
internazionale e all’“Unione sarda”
di cui è stato direttore. In seguito ha
lasciato la carta stampata per la televisione
lavorando prima al Tg3, e poi come
corrispondente da New York. Dal 2000
al 2005 è stato vicedirettore di Rainews 24.
Oggi si dedica prevalentemente a
trasmettere le sue conoscenze ai giovani
insegnando in diversi corsi di giornalismo.
, Alias, il manifesto, 11/07/2015
Scheda
, Touring, 01/07/2015
Scheda
, Il Tirreno - Grosseto, 22/05/2015
IA maratona multicolore dei lettori
Giacomo Mameli, La Nuova Sardegna, 13/01/2015
Recensione
Fiammetta Cucurnia, Il Venerdì di Repubblica, 09/01/2015
Scheda
Stefano Chemelli, L'Adige, 05/01/2015
Da Hanoi a Mosca attraverso la Cina di Mao Zedong
Maria Teresa Carbone, Alfabeta2, 02/09/2014
Il Semaforo

Flavio Fusi
Cronache infedeli

Vanni Beltrami
Breviario per nomadi

Adalberto Minucci
La crisi generale tra economia e politica

Wolfgang Büscher
Assenze asiatiche

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Caro diario

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Viaggio da Pietroburgo a Mosca

Léonie D’Aunet
Oltre Capo Nord

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Viaggio di una parigina a Lhasa
