Il protagonista/autore corre tranquillamente in un parco romano, ma viene chiamato al telefono da un altro scrittore, Renzo Paris, il quale gli comunica che è uscito sulla prima pagina della “Repubblica” una lettera inedita di P.P.P. Lettera da cui si capisce che loro due (Manacorda e Pasolini) erano amici. Inizia così un dialogo esasperante, ma anche comico, in cui Paris tenta di estorcere al vecchio amico ricordi e confessioni relative al suo rapporto con il grande poeta friulano. Alla fine ‒ dopo un tormentato percorso di emancipazione dalla paterna figura del maestro ‒ verrà fuori un inedito ritratto di Pasolini.
Giorgio Manacorda
Nato
a Roma nel 1941, con il suo
primo romanzo, Il corridoio
di legno (Voland 2012), è stato
uno dei dodici finalisti del
Premio Strega. Dello stesso
autore Voland ha pubblicato
Delitto a Villa Ada (2013),
Il cargo giapponese (2014)
il racconto Pasolini a Villa Ada
(2014) ‒ da cui è stato tratto uno
spettacolo teatrale ‒, e Terrarium (Voland 2015).
Scrivo per te mia amata
(Scheiwiller 2009) e Viaggio al
centro della terra (Elliot 2014)
sono i suoi più recenti volumi
di versi. La poesia è la forma
della mente (De Donato-Lerici
2002) è il suo ultimo libro sulla
poesia.
Paolo Calabrò, MangiaLibri, 10/10/2014
Scheda
, letteratura.rai.it, 30/04/2014
Il ricordo di un'amicizia
Alfonso Berardinelli, Avvenire, 18/04/2014
Al telefono Manacorda interrompe la lunga fuga dal maestro Pasolini
, Radio Città Futura, 11/02/2014
il racconto dell'amicizia tra Giorgio Manacorda e Pier Paolo Pasolini

Giorgio Manacorda
Terrarium

Giorgio Manacorda
Il corridoio di legno

Giorgio Manacorda
Delitto a Villa Ada

Giorgio Manacorda
Il cargo giapponese

Voland Redazione
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Uccidere il padre

Esther Freud
Innamoramenti
