Germania 1960. I fratelli Elisabeth e Uli tornano, come d’abitudine, nella casa dove sono cresciuti per festeggiare la Pasqua. Ma questa volta è diversa dalla altre: Uli si sente tradito dal sistema e ormai ha deciso, vuole andare a Ovest. Per Elisabeth, giovane artista che lavora in fabbrica, e che nonostante tutto crede ancora nella Repubblica Democratica Tedesca, è un duro colpo e ha solo pochi giorni per convincere il fratello a non rinunciare al loro sogno...
Un romanzo sulla divisione di un paese e di un’intera generazione, scritto nello stile impetuoso e poetico che ha reso Brigitte Reimann un classico della letteratura tedesca.
Brigitte Reimann
Nata a Burg, Germania dell’Est, nel 1933 e morta a Berlino nel 1973. Appartiene alla stessa generazione di Christa Wolf, cui fu legata da profonda amicizia (testimoniata anche dal carteggio pubblicato nel volume Un’amicizia in lettere 1964/1973). Tra le opere più importanti ricordiamo le raccolte di racconti La donna alla berlina, Arrivo alla quotidianità, e Fraterni; il romanzo Franziska Linkerhand (ritenuto unanimemente il suo testo fondamentale); e ancora Non rimpiango nulla. Diario 1955-1963 e Tutto sa di partenza. Diario 1964-1970.
Insegnante, giornalista e scrittrice, quattro matrimoni, molti amanti,
politicamente impegnata, claudicante per la poliomielite avuta da bambina, morta prematuramente a causa di un cancro, è considerata un classico e tradotta in tutte le maggiori lingue europee.
Stefania Milioti, L'indice dei libri del mese, 24/02/2014
Scheda
Paola Quadrelli, germanistica.net, 02/11/2013
Recensione
Silvia Notarangelo, www.chronicalibri.it, 11/10/2013
“Fratelli”, se le strade possono dividersi
Vito Punzi, Libero, 09/10/2013
Recensione
Benedetta Ferrucci, mangialibri.com, 04/10/2013
Scheda
, Glamour, 01/10/2013
Scheda
Livio Partiti, IL POSTO DELLE PAROLE, 14/09/2013
Conversazione con Monica Pesetti
Marisa Cecchetti, Corriere Nazionale, 10/09/2013
Due fratelli inseparabili nella Germania dell'Est
, Grazia, 06/09/2013
Scheda