«...osserverei come, in tempi di internet, l’invasività dei mezzi di controllo preconizzata dallo scrittore nel 1919-20 rimanga — o torni — prepotentemente attuale, specie se coniugata con la lobotomia — non dirò ‘televisiva’, ma più genericamente ‘da schermo’ — a cui tutti, chi più o chi meno, siamo sottoposti o ci sottoponiamo. (...) rimarcherei che Noi — battezzato e ribattezzato più volte: antiutopia, utopia negativa, distopia o, addirittura, anti-antiutopia — conserva intatto il suo fascino di ‘ritratto futuribile’ anche qualora lo si svincoli dal contesto che gli era più cronologicamente prossimo — quello della neonata società comunista — e lo si riallacci, per esempio, a istanze di carattere fantascientifico, a noi relativamente vicine...» ALESSANDRO NIERO
Evgenij Zamjatin
Evgenij Ivanovič Zamjatin, nato a Lebedjan’ (Russia europea sudoccidentale) nel 1884, studiò ingegneria
navale laureandosi nel 1908. Scrittore di impronta prevalentemente satirica, esordì con l’affresco
corrosivo In provincia
(1913), seguito dall’irriverente A
casa del diavolo (1914), che gli
costò un processo per vilipendio
alle istituzioni militari. Per sovrintendere
alla costruzione di
un rompighiaccio, Zamjatin nel
1916 si recò in Inghilterra,
donde trasse materiale per Isolani
(1918), ritratto tagliente
della società britannica. Tornato
in Russia nel 1917, ebbe un ruolo
letterario di primo piano nella
Pietrogrado postrivoluzionaria.
La stesura di Noi (1919-20), la sua
divulgazione soltanto orale e la
ricezione dell’opera in chiave di
libello anticomunista, crearono
le premesse per un vero e proprio
ostracismo nei confronti di
Zamjatin che, nel 1929, fu oggetto
di una violenta campagna
denigratoria. Lo scrittore ottenne
di potere lasciare l’Unione
Sovietica nel 1931, morendo a
Parigi nel 1937.
Noi apparve in traduzione inglese
nel 1924 e francese nel
1929 (un’edizione del 1946 di
quest’ultima venne letta e recensita
da George Orwell). La
versione integrale di Noi in
russo uscì per la prima volta nel
1952 a New York e, in URSS, soltanto
nel 1988.
Alessandro Niero
Nato a a San
Bonifacio (Verona) nel 1968,
abita al Lido di Venezia. Insegna
Letteratura russa all’Università
di Bologna. Si occupa
di prosa e poesia russa del XX secolo
e di questioni di traduzione.
Tra le sue curatele di
opere in prosa si segnalano: S.
Kržižanovskij, Autobiografia
di un cadavere e Il segnalibro
(Biblioteca del Vascello, 1994 e
1995) ed E. Zamjatin, Racconti inglesi
(Voland, 1999).
Fra le sue traduzioni di poesia
più recenti si ricordano:
S. Stratanovskij, Buio diurno (Einaudi,
2009); D. Prigov, Trentatré
testi (Terra Ferma, 2011); G.
Ivanov, Diario post
mortem (Kolibris, 2013).
Per la sua attività di traduttore
ha ricevuto riconoscimenti nazionali
e internazionali: Premio
di Traduzione del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali
(2006), Premio “Lerici Pea
Mosca” (2008), Premio “Čitaj
Rossiju / Read Russia” (2012).
Come autore, ha al suo attivo i
seguenti libri di poesia: Il cuoio
della voce (Voland, 2004), A.B.C.
Chievo (Passigli Editore, 2013) e
Poesie e traduzioni del signor
Czarny (L’Obliquo, 2013).
Goffredo Fofi, il Sole 24 ore - Domenica, 15/04/2018
Fantascienza comunista
, Radici Cristiane, 19/11/2015
Letture consigliate
Mario Dal Co, succedeoggi.it, 30/12/2014
Elogio di Zamjàtin
Stefano I. Bianchi, Blow up, 01/10/2013
Noi e la televisione
Aleksandr Yusupov, premiogorky.com, 16/09/2013
Alessandro Niero: "Zamjatin ha impresso un profilo scientifico delle basi del totalitarismo"
Giuseppe Dierna, la Repubblica, 13/09/2013
Matrix e Big Brother? Sono nati in Russia
VALENTINA PARISI, il manifesto, 08/09/2013
Coltelli affondati nelle pieghe dell’esercito sovietico
Gianfranco Franchi, Lankelot, 23/08/2013
Recensione
Fiammetta Cucurnia, Il Venerdì di Repubblica, 12/07/2013
La fantascienza che Stalin mise all'indice
Nicoletta Tiliacos, Il Foglio, 06/07/2013
L'incubo siamo «Noi»
Jolanda Bufalini, l'Unità, 04/07/2013
Ma quale utopia!

Turgenev/Niero
Diario di un uomo superfluo

Tolstoj/Nori
Chadži-Murat

Alessandro Niero
Il cuoio della voce

Grisha Bruskin
Imperfetto passato

Babel’/Osimo
Racconti di Odessa

Bulgakov/Tarabbia
Diavoleide

Gogol’/De Michelis
Due storie pietroburghesi

Gor’kij/Morante
Varen’ka Olesova

Cvetaeva/Vitale
Le notti fiorentine
