“Quindi il testo di Babel’ è di per sé già una traduzione, una traduzione dall’ebraico. E vi si trovano parole in russo, ucraino, ebraico, yiddish, turco, inglese, francese... Diventa particolarmente importante che la mediazione traduttiva non avvenga sotto forma di passato fine, ma che restino i pezzi grossi di tutte le varie componenti culturali, che al lettore italiano appaia un mosaico, più che un omogeneizzato.” (dalla Prefazione di Bruno Osimo)
Isaak Babel’
Isaàk Èmmanuìlovič Bàbel’, figlio terzogenito del commerciante Èmmanuil Yitskovič Bàbel’ e di Fejga (Fanny) Aronovna Bàbel’ , nasce il 30 giugno 1894 alla Moldavanka (quartiere di Odessa), all’angolo tra le vie Dal’nitskaja e Balkovskaja. Molti aspetti della sua biografia emergono dai racconti qui pubblicati.
Affermatosi come scrittore, la critica sovietica staliniana lo accusa di “antipatia per la causa della classe lavoratrice” e di “naturalismo e apologia del principio naturale e romanticizzazione del banditismo”. Il 15 maggio 1939, in seguito all’accusa di “attività antisovietica cospiratoria terroristica” e spionaggio, subisce l’arresto e la confisca di numerosi manoscritti (15 cartellette, 11 quaderni, 7 taccuini), andati perduti per sempre. Vittima di torture durante gli interrogatori, Bàbel’ viene condannato a morte e fucilato il 27 gennaio 1940. L’elenco di fucilazione che ne decreta la morte porta la firma di Stalin, che malvedeva l’intimo legame d’amicizia tra lo scrittore e Ohotnikov, Jakir, Kalmykov, Šmidt, Ežov e altri ‘nemici del popolo’.
Bruno Osimo
Studioso della traduzione, traduttore e scrittore, è nato a Milano nel 1958. Vive tra Milano e Deiva Marina. È sposato, ha due figli. Insegna Scienza della traduzione e Traduzione russa e inglese presso l’ISIT-SSML di Milano Lingue. Ha scritto vari saggi sulla traduzione per la Hoepli, tra cui Manuale del traduttore, Propedeutica della traduzione, Traduzione e qualità. Per la stessa collana ha curato e tradotto studiosi della traduzione dell’Europa orientale come Popovič, Lûdskanov, Torop. Ha tradotto saggi, romanzi e racconti dal russo e dall’inglese (Čechov, Tolstoj, Saltykov Ščedrin, Leskov, Puškin, Steinbeck, Spender, Gates, Sander). Ha pubblicato i romanzi Dizionario affettivo della lingua ebraica (2011) e Bar Atlantic (2012), entrambi con Marcos y Marcos, che sta per pubblicare anche una raccolta di poesie di Hum Mugdal tradotte dall’ebraico. Le sue attività preferite sono il ballo liscio, la corsa lenta, la cucina, lo studio dell’ebraico, l’insegnamento, il nuoto, scrivere seduto al tavolo di un bar.
Claudia Consoli, Critica Letteraria, 28/01/2014
Recensione
Livio Partiti, il posto delle parole, 01/12/2013
Conversazione con Bruno Osimo
Chiara Munerato, premiogorky.com, 25/09/2013
La vita quotidiana in un ghetto russo-ebraico.
Danilo Supino, Fuori le Mura, 18/03/2013
Racconti di Odessa, la particolare vita di una città-ponte.
Anna Borrelli, MangiaLibri, 10/10/2012
Scheda

Zamjatin/Niero
Noi

Tolstoj/Nori
Chadži-Murat

Čechov/Pera
Tre racconti

Cvetaeva/Vitale
Le notti fiorentine

Bulgakov/Tarabbia
Diavoleide

Gogol’/De Michelis
Due storie pietroburghesi
