Peter Maynard, il Califfo, è un sicario filosofo, che legge i classici, ha l’ulcera e beve latte invece del solito whisky. Pagato da un milionario per scovare e uccidere i quattro che anni prima hanno violentato la figlia provocandone la morte, il Califfo si muove in un mondo duro, dove la menzogna è legge.
Ma si tratta dell’America dove il Sindacato del crimine detta legge, o del Portogallo di Salazar dove l’autore Dinis Machado per sfuggire alla censura deve assumere lo pseudonimo di Dennis McShade e far finta di tradurre un’opera che in realtà scrive in portoghese?
L’ambiguità e il doppio, ecco le chiavi di lettura di un romanzo che usa i generi per sovvertirli.
Dennis McShade
Pseudonimo di Dinis Machado (1930-2008). Nato a Lisbona, è stato giornalista sportivo, critico cinematografico e teatrale e autore di sceneggiature. È stato anche caporedattore della principale rivista di fumetti portoghese “Tintin” sulle cui pagine sono uscite per la prima volta le avventure di Corto Maltese. Nella sua produzione letteraria da ricordare soprattutto O que diz Molero, uscito nel 1977, libro che ebbe un successo clamoroso di pubblico e di critica.
Luca Lampariello, MangiaLibri, 10/10/2012
Scheda
(giuseppe ortolano), il Venerdì, 17/08/2012
Scheda
Rossellamartielli, paperblog.it, 14/07/2012
Recensione
Rossella Martielli, SoloLibri, 05/07/2012
Recensione
Marianna Abbate, ChronicaLibri, 25/06/2012
“La mano destra del diavolo”, smooth criminal
Demetrio Paolin, il manifesto, 13/06/2012
Il sicario che volle essere Camus

Dennis McShade
Requiem per D. Chisciotte

Enrique Serna
La paura degli animali

Moacyr Scliar
La donna che scrisse la Bibbia

Rubem Fonseca
Buon Anno

Giovanni Bitetto
Sacro niente

José Ovejero
Fumo

Diego Zandel
Eredità colpevole

Sergio Kraisky
La maledizione di Rasputin

José Ovejero
Insurrezione

Matei Vișniec
Sindrome da panico nella Città dei Lumi

Gianluca Di Dio
La Sublime Costruzione
