Alla presentazione di un libro, uno studioso di neuroscienze conosce Anouche, giovane scrittrice afflitta da continue nevrosi. I due s’innamorano e iniziano un’intensa relazione, ma l’annuncio di una gravidanza fa vivere alla donna un momento di profonda vulnerabilità, e gli avvenimenti che ne seguono interrompono il loro rapporto. Rimasto solo, l’uomo attraversa un periodo di sogni angosciosi, che lo portano sempre più spesso a confondere lo stato di veglia con quello di sonno. Giunto a Cuba per incontrare il fondatore del movimento letterario dei Narratori dell’Invisibile, si imbatte nella bellissima Nina con la quale, dopo qualche esitazione, decide di trasferirsi su una piccola isola. Qui l’invadenza dei sogni aumenta fino a rendere impossibile distinguere la realtà dall’allucinazione...
Un romanzo originale e colto, una storia d’amore raccontata attraverso la lente d’ingrandimento delle neuroscienze.
Guglielmo Brayda
Neurologo, ha pubblicato Il soffitto bianco (Boni editore, 1984), La donna liquida (Pendragon, 1989), Clone (Mondadori, 2000), un genetic thriller sulla clonazione umana, L’anatra dalla testa bianca (Sperling & Kupfer, 2004), romanzo ambientato nel disastro ecologico che ha desertificato il mare d’Aral, e Assenza di scelta (Sartorio, 2008).

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