Mike, giovane traduttore pietroburghese ebreo e cosmopolita, scompare lasciando dietro di sé un buco nello specchio e un manoscritto. Destinatario ideale delle sue memorie è Klemens, turista tedesco innamorato dell’anima russa e suo occasionale inquilino. Inizialmente accolto con disappunto, il giovane diviene oggetto di una passione divorante, di un sentimento sorretto dalla disperazione, da un’isteria che si rivela fertile per la scrittura. L’amore sofferto di un uomo per un uomo si fa così metafora dell’impossibilità di essere autentici e del desiderio perennemente frustrato dell’altro.
Marina Palej
Nata nel 1955 a San Pietroburgo, dopo la laurea in medicina si dedica
alla scrittura esordendo nel 1990. Si impone a livello internazionale con Cabiria
di Pietroburgo (Il Saggiatore, 1996). I suoi romanzi e racconti sono
tradotti in numerose lingue. Con il romanzo Klemens è finalista del Big
Booker Prize russo nel 2006. È anche autrice di progetti d’arte che coniugano
fotografia, cinema e teatro. Dal 1995 vive in Olanda.
, Psychologies, 01/08/2011
Citazione
, la Repubblica, 25/07/2011
Con "Klemens" Marina Palej si conferma al top dello stile
Rossella Martielli, SoloLibri, 24/07/2011
Recensione
Rossella Martielli, Paperblog, 24/07/2011
"Klemens" - Marina Palej
Valentina Parisi, il manifesto, 14/05/2011
Un mondo prigioniero nelle spire dell'indicibile
Margherita Belgioioso, Il Sole 24 ORE, 08/05/2011
Guardi la Mole vedi il Cremlino

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