“La colpa dei nostri figli è fondamentalmente quella di essere nati in Cecenia e di essere ceceni. Questa è la loro colpa...”
Il 15 luglio 2009 l’attivista per i diritti umani Natalija Estemirova viene rapita a Groznyj e uccisa. La stampa internazionale dedica per giorni le prime pagine alla notizia dell’omicidio. La giornalista austriaca Susanne Scholl aveva incontrato Natalija due anni prima, per raccogliere la sua testimonianza e quella di numerose altre donne cecene. Questo libro dà voce alla quotidiana sofferenza di mogli e madri coraggiose, di vedove di guerra e donne comuni, consegnandoci il ritratto al femminile di un paese ancora lacerato da ingiustizie violente.
Susanne Scholl
Nata a Vienna nel 1949, ha iniziato a lavorare come giornalista per il quotidiano francese “Le Monde”. Per vent’anni, a partire dal 1989, è stata corrispondente da Mosca per la televisione austriaca. Nel 2006, a causa dei suoi reportage sulla Cecenia, è stata arrestata dalle autorità russe. Attualmente vive a Vienna, collabora con il giornale “Salzburger Nachrichten” e si occupa dei problemi dei profughi in Austria.
Giusy Muzzopappa, stile.it, 04/12/2009
La guerra delle donne cecene