Sono gli anni ’90, un passato che è recente ma sembra ormai lontanissimo. Tre strambi personaggi ‒ un insegnante di matematica, un eterno custode di depositi e un artista bohémien ‒ percorrono beffardi una Pietroburgo periferica quasi metafisica. Un curioso antefatto lega i tre squinternati quarantenni: molti anni prima hanno fatto pipì insieme da un ponte sul fiume Neva. Ora una giovane studiosa austriaca definisce quella bravata un brillante esempio di arte concettuale e i protagonisti si trovano catapultati in un mondo di improbabili performance artistiche. Città delle ombre e dai molti nomi, Pietroburgo è senza dubbio uno dei protagonisti di questo affascinante romanzo che svela le screpolature della vita con inimitabile comicità.
Sergej Nosov
Nato a Pietroburgo nel 1957, laureato in ingegneria, è fra le figure più interessanti dell’attuale panorama letterario russo, amato da pubblico e critica. Ha frequentato la scuola letteraria Gor’kij, è stato redattore della rivista “Koster” e direttore di Radio Rossija. È autore di quindici pièce teatrali, poesie, racconti e romanzi. Il volo dei corvi è stato selezionato per il Booker Prize russo del 2005.
Eleonora Smania, Andergraund Rivista, 29/06/2021
Arte e oblio nella Pietroburgo degli anni 90. “Il volo dei corvi” di Sergej Nosov
Michele Lupo, Il Paradiso degli Orchi, 31/12/2008
Recensione

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