Konstantin Vaginov
Poeta e narratore, nato a Pietroburgo nel 1899, crebbe in un’atmosfera colta e cosmopolita;
nella vasta biblioteca paterna poteva attingere ai classici greci e
latini, a opere medievali in tedesco, francese e italiano, e a
innumerevoli testi di storia e archeologia. Dopo essere stato arruolato
nell’Armata Rossa, nel 1921 rientrò a Pietrogrado, immergendosi completamente nella vita culturale e letteraria della città. Alla fine degli anni ’20 si avvicinò all’ultimo gruppo d’avanguardia russo-sovietica, Oberju.
Nel nuovo decennio, già gravemente malato di tubercolosi, si impegnò
insieme ad altri giovani autori nello studio della vita operaia e nei
circoli di lettura nelle fabbriche. Morì, appena trantacinquenne, nell’aprile del 1934.
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