Aleksandr S. Puškin
(1799-1837) discendeva da una nobile famiglia
russa e da parte di madre da Ibrahim
Hannibal (Il negro di Pietro il Grande).
Studiò nell’esclusivo liceo di Càrskoe Selò
e la sua fama cominciò prima dei
vent’anni. Il suo lavoro maggiore è
il romanzo in versi Evgénij Onégin (1833),
ma scrisse anche importanti opere
di poesia, di prosa e di teatro, tanto
da essere considerato il capostipite della
letteratura russa moderna. Nel 1831 sposò
Natàl’ja Gončaròva e, sei anni dopo, le
insinuazioni sulla sua presunta infedeltà
lo portarono al duello col barone Georges
d’Anthès, nel quale rimase ucciso.
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