Aleksandr Solženicyn
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Nato a Kislovodsk, nel Caucaso, l’11 dicembre 1918 e morto a Mosca il 3 agosto 2008, romanziere e storico, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1970. Arruolatosi volontario nell’Armata Rossa, partì in guerra nel 1941, ma bastò il contenuto critico di una sua corrispondenza privata per farlo finire in disgrazia. Le esperienze nelle šaraški e nei gulag, in ospedali (sopravvisse anche a un cancro) e al confino, hanno ispirato alcune delle sue opere più importanti, fra cui Una giornata di Ivan Denisovič (1962), Divisione Cancro (1969), Arcipelago Gulag (1973-1975). Espulso dall’URSS nel 1974, si stabilì prima in Europa poi negli Stati Uniti, dove continuò l’attività di storico e scrittore da dissidente. Fu riaccolto in patria e riabilitato nel 1994.