Serena Vitale
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È nata a Brindisi. Ha studiato lingue e letterature slave con Angelo Maria Ripellino a Roma. Dal 1972 ha insegnato letteratura russa a Milano, Genova, Napoli, Pavia. Vive a Milano, dove dal ’97 è docente di lingua e letteratura russa all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha tradotto migliaia di pagine, dal russo (opere, in prosa o in versi, di V. Nabokov, O.Mandel’štam, A. Puškin, M. Cvetaeva, A. Belyj, I. Brodskij e altri) come dal ceco (romanzi di M. Kundera, L. Vaculík, V. Fuks). Per la sua attività di traduttrice ha vinto, tra l’altro, il premio Monselice (1975, 1989), il premio Mondello (1985), il premio della Presidenza del Consiglio (2000), il premio Grinzane-Cavour (2005). È autrice di saggi (su Mandel’štam, Belyj, Esenin, Cvetaeva, Puškin, Aksakov, Šklovskij ecc; alcuni sono stati ripubblicati in Viaggi, Saggi. Omaggio a Serena Vitale, “Il Giannone”, n. 15-16, 2010) e monografie. Tra queste ultime: Il bottone di Puškin (Adelphi 1995, premio Viareggio per la saggistica, premio G. Comisso per la biografia, premio Basilicata per la narrativa), tradotto in nove lingue; La casa di ghiaccio: Venti piccole storie russe (Mondadori 2000; premio Bagutta, premio Brancati, premio Piero Chiara); L’imbroglio del turbante (Mondadori 2006, premio Pen Club, premio Grinzane-Cavour). Il suo libro più recente è A Mosca, a Mosca! (Mondadori 2010). Scrive articoli e recensioni per le pagine culturali dei principali periodici italiani.