Karine Tuil
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Nata a Parigi nel 1972, ha esordito con il romanzo Pour le pire (2000), abbandonando la carriera universitaria per consacrarsi definitivamente alla scrittura. Il suo secondo libro, Vietato (Voland 2006), è stato selezionato per il Prix Goncourt 2001 e ha vinto il Prixe Littéraire Wizo 2002. Con L’invenzione della vita (Frassinelli 2015) ‒ finalista al Prix Goncourt, e candidato al Premio delle Lettrici di Elle, al Prix des Libraires e al Prix Interallié ‒ ha avuto uno straordinario successo di pubblico, superando le centomila copie vendute solo in Francia, e di critica, affermandosi decisamente come una delle voci più interessanti della narrativa francese oggi. È in corso di traduzione in diversi paesi fra cui gli Stati Uniti. Si occupa anche di teatro e cinema e collabora con diverse riviste, tra cui “Le Monde 2” e “Livres Hebdo”.